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La scorsa settimana sono state avviate, da parte della SO.G.I.N, le attività propedeutiche alla prima spedizione per il trattamento e il condizionamento in Slovacchia dei rifiuti derivanti dal pregresso esercizio della centrale di Caorso.
Tali operazioni, il cui piano operativo è stato approvato dall’ISIN nello scorso ottobre, riguarderanno l’invio di circa 5.500 fusti contenenti resine a scambio ionico esauste radioattive e fanghi radioattivi opportunamente predisposti per il trasporto in ISO Container certificati. Le spedizioni previste saranno effettuate nell’arco di due anni. I rifiuti che saranno inviati per il trattamento in Slovacchia costituiscono, per quanto riguarda la radioattività in essi presente, più del 90 % dei rifiuti tuttora immagazzinati nella centrale.
L’azione di controllo espletata dai funzionari ISIN ha riguardato, in particolare, le operazioni di confezionamento dei rifiuti attualmente stoccati nel deposito ERSMA, nel quale è stato installato un nuovo dispositivo per la movimentazione remotizzata dei fusti e relativo sistema di gestione della caratterizzazione radiologica. Le fasi operative, oggetto di controllo, hanno compreso l’individuazione e l’estrazione di un fusto, il suo confezionamento in “overpack”, la caratterizzazione radiologica e il collocamento finale all’interno di un ISO container.
Le spedizioni dei rifiuti in questione saranno costituite da quattro ISO container per volta e la SO.G.I.N. prevede che l’avvio della prima spedizione potrà avvenire entro il mese di gennaio 2020.