
Completato il trasferimento di rifiuti radioattivi dal deposito ex Cemerad di Statte (TA)
Si sono concluse ieri le operazioni di trasferimento degli ultimi 141 fusti contenenti rifiuti radioattivi dal deposito ex Cemerad di Statte (Taranto) alle installazioni Nucleco del Centro di Casaccia (Roma).
Ad assistere alla partenza di quest’ultimo trasporto erano presenti, fra gli altri, Vera Corbelli, Commissario Straordinario per l’attuazione dell’intervento di messa in sicurezza e gestione dei rifiuti pericolosi e radioattivi siti nel deposito ex Cemerad, Vannia Gava, Viceministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Serena Triggiani, Assessore Ambiente Regione Puglia, Fabio Spada, Sindaco di Statte, Francesco Campanella, Direttore dell’Ispettorato Nazionale per la Sicurezza Nucleare e la radioprotezione (ISIN), Mario Lazzeri, Assistente Esecutivo dell’Amministratore Delegato di Sogin, Nadia Cherubini, Presidente di Nucleco e altri rappresentanti dei diversi Enti e Corpi dello Stato coinvolti nelle operazioni.
Il deposito ex Cemerad è una struttura fatiscente nella quale risultavano custoditi oltre 16000 fusti contenenti rifiuti radioattivi, derivanti, prevalentemente, da attività mediche, industriali e di ricerca, raccolti dalla società Cemerad fra la metà degli anni Ottanta e il 2000, anno in cui il sito è stato sottoposto a sequestro giudiziario da parte della Procura di Taranto.
Il trasferimento degli oltre 16000 fusti presso altri depositi ritenuti maggiormente idonei, è iniziato nel 2017, sotto la guida del Commissario Straordinario Vera Corbelli.
Le operazioni di trasferimento sono risultate particolarmente complesse in considerazione dello stato di abbandono e degrado in cui si trovava il deposito e dello stato di ammaloramento dei rifiuti accatastati, oltre alla scarsità di informazioni sul reale contenuto dei fusti stessi. Numerose problematiche, non solo di tipo tecnico e operativo ma anche di tipo gestionale ed amministrativo, sono state risolte grazie alla stretta sinergia con l’Ispettorato Nazionale per la Sicurezza Nucleare e la Radioprotezione (ISIN) e con il coinvolgimento della SOGIN, della NUCLECO e di altre amministrazioni e società dello Stato.
Va comunque evidenziato che le attività presso il deposito ex Cemerad non sono terminate ma proseguiranno con la caratterizzazione radiologica del sito, al fine della sua bonifica, nonché del rilascio, senza vincoli di natura radiologica, di tutte le aree interessate.