Gestione dei rifiuti radioattivi e monitoraggio degli eventi in Ucraina, gli Ispettorati per la sicurezza nucleare di Italia e Svizzera a confronto.

Lunedì 15 Maggio 2023

Gestione dei rifiuti radioattivi e monitoraggio degli eventi in Ucraina, gli Ispettorati per la sicurezza nucleare di Italia e Svizzera a confronto.

In corso a Roma il X incontro bilaterale. Domani visita tecnica alla Centrale nucleare di Latina.

È iniziato stamattina a Roma il decimo incontro della Commissione Italo Svizzera (CIS) per la cooperazione in materia nucleare della quale fanno parte le Autorità indipendenti di regolazione dei due paesi, il Swiss Federal Nuclear Safety Inspectorate – ENSI e l’Ispettorato Nazionale per la Sicurezza Nucleare e la Radioprotezione – ISIN, in attuazione dell’Accordo di collaborazione sottoscritto dai due Ispettorati nel 2020, in sostituzione di analogo atto del 28 giugno 2011, per lo scambio di informazioni in caso di incidenti nucleari e contribuire in misura significativa alla sicurezza della popolazione di entrambi i paesi. In particolare, nel corso di questi incontri annuali Italia e Svizzera si scambiano informazioni su sicurezza degli impianti nucleari, degli impianti del ciclo del combustibile e del trattamento e dello stoccaggio dei rifiuti radioattivi, radioprotezione, sicurezza delle operazioni di disattivazione degli impianti nucleari, pianificazione di emergenza, studio degli scenari incidentali e altri eventi di possibile rilevanza per la sicurezza.

Al meeting odierno partecipano Maurizio Pernice, direttore generale dell’ISIN e Felix Altorfer, direttore della divisione rifiuti radioattivi di ENSI, e una delegazione tecnica di ISIN e ENSI; per la Svizzera sono presenti anche rappresentanti dell’Ufficio Federale per l’Energia e del Centro Nazionale per le Emergenze.

In apertura dei lavori il direttore dell’ISIN ha illustrato le novità introdotte nell’ordinamento giuridico nazionale dalla precedente riunione bilaterale del 2022, e le principali attività in cui l’ISIN è impegnato, oltre alle competenze “istituzionali” di controllo della gestione dei rifiuti radioattivi e dei progetti di decommissioning, soffermandosi anche sul processo di acquisizione di nuovo personale qualificato che era stato avviato nel 2022 e si è completato nello scorso aprile.

Uno degli argomenti approfonditi dalle due delegazioni è la selezione del sito per lo smaltimento dei rifiuti radioattivi.

Per quanto riguarda l’Italia, si è discusso del processo di selezione del sito per la realizzazione del Deposito Nazionale.

La delegazione svizzera ha illustrato lo stato di attuazione del Piano Settoriale per lo smaltimento dei rifiuti radioattivi ad alta attività in formazione geologica in corso: nel settembre 2022 è stato selezionato il sito Lägern Nord, vicino il confine con la Germania ed è stata avviata la terza fase del Piano Settoriale che si concluderà nel 2029 con il rilascio, da parte di ENSI, dell’autorizzazione alla costruzione del deposito di smaltimento all’Agenzia svizzera per la gestione dei rifiuti radioattivi - NAGRA.

Si è inoltre appreso che a seguito dell’entrata in vigore nel 2017 dell’Energy Act il paese elvetico ha intrapreso due percorsi paralleli: ha scelto di aprirsi maggiormente alle energie rinnovabili e di non costruire ulteriori impianti nucleari, ma ha allo stesso tempo deciso di mantenere operativi quelli esistenti finché è possibile garantirne la sicurezza.

Sono stati inoltre affrontati e approfonditi gli aggiornamenti sulle misure che i due Paesi prevedono di adottare in casi di emergenza nucleare, anche con riferimento ad eventuali eventi incidentali che si dovessero verificare in Ucraina.

La possibilità che eventi bellici possano provocare danni nelle centrali nucleari in Ucraina è sin dall’inizio del conflitto seguito con attenzione dal Centro Emergenze Nucleari dell’ISIN tramite il sistema USIE (Unified System for Information Exchange in Incidents and Emergencies), con continui messaggi, circa 205, contenenti valutazioni e approfondimenti inviati al Dipartimento della protezione civile 205 messaggi contenenti.

Dal 27 febbraio 2022, inoltre, l’Ispettorato ha chiesto alla Rete nazionale di Sorveglianza della RADioattività (RESORAD) di rendere disponibili in tempo reale i dati relativi alle misure particolato atmosferico, che sono effettuate di routine. In totale sono state finora effettuate 30792 misure su 5019 campioni e in nessun caso sono state rilevate anomalie radiometriche.

La riunione si concluderà in serata. Per domani è prevista la visita tecnica presso la centrale nucleare di Latina.

 

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Ultima modifica: Lunedì 15 Maggio 2023