Grossi (IAEA): “Situazione insostenibile, necessaria una missione di esperti a Zaporizhzhya”.

Venerdì 10 Giugno 2022

Grossi (IAEA): “Situazione insostenibile, necessaria una missione di esperti a Zaporizhzhya”.

Il direttore generale della IAEA, Rafael Mariano Grossi, in una conferenza stampa ha ribadito la necessità di una missione di esperti presso la centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhya, il cui sito è ancora sotto il controllo delle forze russe.

L’impianto di Zaporizhzhya, il più grande d’Europa, presenta al momento molteplici criticità: l’Ucraina riferisce che è stato interrotto l'approvvigionamento di materiale e le scorte di prodotti di consumo e di pezzi di ricambio sono state ridotte, anche se quelle disponibili, al momento, sarebbero sufficienti a garantire la sicurezza dell'impianto.

Grossi ha anche espresso profonda preoccupazione per le condizioni di lavoro “estremamente stressanti” in cui la direzione e il personale ucraino gestiscono l'impianto.

Per quanto riguarda la centrale nucleare di Chernobyl, la IAEA ha reso noto che ha contribuito al ripristino del sistema di comunicazione dei dati di monitoraggio nella Zona di Esclusione, interrotto sin dai primi giorni del conflitto. I dati sono ora trasmessi anche all’Agenzia, che li rende disponibili tramite il sistema IRMIS (International Radiation Monitoring Information System), la piattaforma web per la condivisione volontaria dei dati di monitoraggio con la IAEA e gli Stati membri. Dall’analisi delle informazioni pervenute, emerge che, all’interno della Zona di Esclusione, che si estende per un raggio di 30 km dall’impianto, i livelli di radioattività sono in linea con quelli misurati prima del conflitto.

Oltre ad organizzare le missioni di supporto in Ucraina (finora ne sono state effettuate tre), la IAEA sta coordinando anche l'assistenza internazionale all'Ucraina attraverso il sistema RANET (Response and Assistance NETwork), con il quale gli Stati membri possono registrare le proprie capacità di supporto in diverse aree, come la valutazione delle dosi, la decontaminazione, la ricerca, la messa in sicurezza di sorgenti, ecc.

Undici Paesi registrati in RANET hanno offerto strumenti ed attrezzature a fronte di una lista di necessità comunicata dall'Ucraina, che ha richiesto, tra gli altri, strumenti di misura della radioattività, materiale di protezione, assistenza informatica, sistemi di alimentazione elettrica, generatori diesel.

"L'azione migliore per garantire la sicurezza e la protezione degli impianti nucleari dell'Ucraina e della sua popolazione sarebbe che questo conflitto armato finisse ora", ha affermato Grossi. “Anche in questa situazione instabile e senza precedenti, siamo riusciti, insieme all'Ucraina e con il generoso sostegno di molti Stati membri, a sviluppare e iniziare a fornire il programma completo di assistenza”. 

Riguardo alla situazione degli impianti nucleari, l'Ucraina ha informato che sono attualmente in funzione 8 reattori (2 a Zaporizhzhya, 3 a Rovno, 2 presso l'impianto Ucraina del sud e uno a Khmelnytskyy); i restanti 7 reattori sono in manutenzione o in riserva. Tutti i sistemi di sicurezza sono attivi su tutti gli impianti ucraini, così come l'alimentazione elettrica.

Ultima modifica: Venerdì 10 Giugno 2022