Incendi boschivi nella zona di esclusione intorno alla centrale di Chernobyl, i livelli di radioattività nel resto del paese sono, al momento, nella normalità

Giovedì 9 Aprile 2020

Incendi boschivi nella zona di esclusione intorno alla centrale di Chernobyl, i livelli di radioattività nel resto del paese sono, al momento, nella normalità

Lo ha comunicato l’autorità di sicurezza nucleare dell’Ucraina. Il Centro Emergenze Nucleari dell'ISIN ha avviato le analisi di previsione della dispersione atmosferica della nube.

Sulla base delle misurazioni eseguite, sia nelle aree investite dagli incendi che nella città e nella regione di Kiev, i livelli di radioattività ambientale si sono mantenuti dentro le fluttuazioni naturali che, per ciascun luogo, possono registrarsi. Solo a ridosso delle linee di fuoco nelle zone degli incendi, si sono registrati livelli di attenzione della concentrazione in aria del Cesio-137, comunque molto inferiori ai limiti consentiti. Lo ha comunicato, in un’informativa diffusa mediante il sistema USIE della IAEA, l’autorità di sicurezza nucleare dell’Ucraina.

La preoccupazione che tali eventi, peraltro non rari, destano tra la popolazione è legata alla possibilità che la materia organica presente in un ecosistema fortemente caratterizzato da un elevata contaminazione radioattiva, bruciando, possa rilasciare la radioattività, tipicamente Cesio-137, che col tempo vi si è accumulata.

Per quanto riguarda la previsione dell’evoluzione della nube, costituita dai fumi rilasciati dall’incendio e potenzialmente contenenti contaminazione radioattiva, lo State Scientific and Technical Center for Nuclear and Radiation Safety (SSTC NRS) dell’Ucraina ha eseguito delle stime in merito all’eventuale impatto radiologico sulla città di Kiev, a circa 100 km dalla zona dell'incendio confermando il bassissimo livello della contaminazione che potrebbe interessare quell’area.

Anche il Centro Emergenze Nucleari dell'ISIN ha avviato le analisi di previsione della dispersione atmosferica della nube prodotta dall'incendio, la quale si è inizialmente spostata in direzione meridionale, verso la città di Kiev, per poi virare ad ovest; attualmente, mostra una evoluzione decisamente orientata verso est. In ogni caso, l’elevata diluizione che la radioattività eventualmente presente nella nube subirebbe nella sua evoluzione sul territorio, unitamente a una quantità di radioattività rilasciata che si può ipotizzare comunque mantenersi limitata, come testimoniano anche i riscontri radiometrici, consentono di ritenere la situazione non pericolosa per la salute della popolazione e per l’ambiente.

Secondo il Servizio Nazionale per l’Emergenza dell’Ucraina, l’incendio si è sviluppato nel pomeriggio del 4 aprile nei pressi del villaggio di Volodumurivka (Kotovske Forestry), coinvolgendo almeno 20 ettari di foresta all'interno della zona di esclusione. A seguito dell’intervento di mezzi aerei antincendio, il 6 aprile l’espansione dell’incendio risultava contenuta. Tuttavia, complice principalmente il vento, le fiamme si sono nuovamente diffuse e, alle 14:00 del 7 aprile, coprivano una superfice di 35 ettari. In tutta l’area interdetta è stato intensificato il controllo radiometrico, come ha riportato l'Agenzia statale per la gestione della zona di esclusione.

La zona di esclusione, che si estende per 30 km intorno alla centrale di Chernobyl, fu disposta dalle autorità ucraine, all’indomani dell’incidente del 1986, in quanto la pesante ricaduta radioattiva subita comportò livelli di esposizione ancora oggi superiori a quelli per i quali è consentita la permanenza.

L'ISIN continua a monitorare la situazione, anche attraverso le eventuali informazioni che potranno essere rese disponibili mediante i circuiti internazionali di emergenza. Inoltre, in collaborazione con il Centro Regionale Radioprotezione dell'ARPA Lombardia, che partecipa con il proprio laboratorio alla rete dei laboratori europei ad elevatissima sensibilità, proseguirà l'osservazione di eventuali riscontri strumentali che su scala europea dovessero rendersi disponibili.

Di seguito le possibili fonti istituzionali di informazione sugli esiti dell'evoluzione degli incendi e dei controlli radiometrici:
State Emergency Service of Ukraine:
https://www.dsns.gov.ua/
State Nuclear Regulatory Inspectorate of Ukraine:
http://www.snrc.gov.ua/nuclear/uk/index
The State Exclusion Zone Agency:
http://dazv.gov.ua/
The State Scientific and Technical Center for Nuclear and Radiation Safety (SSTC NRS):
https://sstc.ua/
State Specialized Enterprise «Ecocenter» (radiation monitoring of the Exclusion Zone):
http://www.srp.ecocentre.kiev.ua/MEDO-PS/index.php?lang=UKR

 

Nelle immagini, le stime della distribuzione della concentrazione integrata in aria per i giorni dal 4 al 6 aprile e per i giorni dal 7 al 9 aprile, a seguito di ipotetici rilasci radioattivi.

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Ultima modifica: Giovedì 9 Aprile 2020