Missione IRRS sul sistema di regolamentazione della sicurezza nucleare in Svizzera

Lunedì 18 Ottobre 2021

Missione IRRS sul sistema di regolamentazione della sicurezza nucleare in Svizzera

È in corso in Svizzera, e proseguirà fino al 29 ottobre, la missione “Integrated Regulatory Review Service” (IRRS) dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (IAEA), finalizzata ad una revisione del sistema nazionale svizzero di regolamentazione e controllo per la sicurezza nucleare e la radioprotezione delle installazioni e delle attività di impiego di sorgenti di radiazioni ionizzanti. La missione è stata organizzata dall’Ispettorato federale della sicurezza nucleare (IFSN), il quale svolge le funzioni principali di autorità di regolamentazione competente in materia in Svizzera.

Il processo di revisione tra pari (peer review) permette di effettuare un confronto del sistema di regolamentazione e controllo nazionale con gli standard di sicurezza della IAEA.

La missione IRRS in Svizzera, guidata dal Direttore dell’autorità di sicurezza nucleare finlandese (STUK), è formata da un gruppo di 21 esperti internazionali provenienti da diversi paesi (Finlandia, Francia, Giappone, Ukraina, Spagna, Svezia, Pakistan, China, USA, Canada, Danimarca, Germania) e della IAEA stessa. Tra gli esperti partecipa anche l’Italia con un rappresentante dell’ISIN.

Gli esperti, al fine di individuare aree di miglioramento, esamineranno i vari aspetti di regolamentazione e controllo attinenti, in particolare, alle responsabilità ed alle funzioni del governo in materia, al soddisfacimento degli obblighi stabiliti dalle convenzioni internazionali in ambito nucleare, agli aspetti organizzativi, alle modalità di svolgimento dei processi autorizzativi, delle revisioni e delle valutazioni indipendenti, alla gestione delle emergenze.  

Essendo la Svizzera uno dei Paesi nucleari confinanti, la missione riveste particolare importanza per l’Italia, anche al fine di garantire che il nucleare venga gestito in accordo con i più recenti standard di sicurezza internazionali.

Riguardo la situazione del nucleare in Svizzera, bisogna evidenziare che, dopo l’incidente di Fukushima del 2011, il governo svizzero ha deciso di abbandonare il progetto di costruire tre nuove centrali nucleari; allo stesso tempo, ha deciso per una uscita graduale dal nucleare. Sulla base del parere dell’Ispettorato, l’esercizio delle 4 centrali nucleari attualmente in operazione, può essere esteso e può arrivare fino a 60 anni di esercizio.

Per quanto riguarda lo smaltimento dei rifiuti radioattivi, la strategia svizzera prevede che tutte le categorie di rifiuti, bassa, media e alta attività siano confinati in formazione geologica.

Dal 2008 è in corso il processo di selezione del sito e, in accordo con le procedure, nel 2018 è stata completata la fase 2 di consultazione pubblica del Piano Settoriale, il Piano di realizzazione di due impianti di smaltimento in formazione geologica, uno per la bassa e media attività e uno per l’alta attività. Nel 2019 la NAGRA, l’Agenzia per la gestione dei rifiuti, ha iniziato le investigazioni nei siti di Jura-est, Nord des Lägern e Zurich nord-est, tutti nella Svizzera settentrionale. Le investigazioni (Fase 3 del Piano Settoriale) sono in corso di completamento e si prevede che, nel 2022, NAGRA comunicherà per quale sito intenderà chiedere l’autorizzazione alla costruzione dell’impianto di smaltimento. Successivamente, saranno effettuate ulteriori indagini e, nel 2030, ci sarà un referendum. L’esercizio del deposito per i rifiuti di bassa e media attività è previsto per il 2050 mentre per il deposito per i rifiuti ad alta attività e il combustibile irraggiato è previsto per il 2060.

Nel campo del decommissioning, c’è da evidenziare che sono già iniziate le operazioni di disattivazione della Centrale nucleare di Mühleberg, spenta nel dicembre 2019. L’autorizzazione al decommissioning, infatti, era già stata rilasciata dal Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (DATEC), sulla base del parere dell’Ispettorato, nel giugno 2018, prima quindi dello shut down del reattore.

ISIN e IFSN hanno istituito una Commissione Italo-Svizzera per la cooperazione in materia di sicurezza nucleare, radioprotezione, preparazione e protezione dalle emergenze e gestione dei rifiuti radioattivi. La Commissione si riunisce periodicamente e il prossimo incontro è previsto in Svizzera il 20 e 21 giugno 2022.

L’Italia, che ha ricevuto una missione IRRS nel 2016 (https://www.iaea.org/sites/default/files/documents/review-missions/irrs_italy_final_report_2017.01.30.pdf), in base a quanto richiesto dalla Direttiva 2014/87/Euratom, recepita nel Decreto Legislativo 101/2020, dovrà ospitare una nuova missione entro il 2026.

Ultima modifica: Lunedì 18 Ottobre 2021