Radioattività ambientale, livelli sotto controllo anche nel 2023

Nel 2023, la rete RESORAD ha prodotto circa 58.500 misure, delle quali circa 44.000 in 12.300 campioni ambientali e circa 13.900 in 4.500 campioni alimentari. I livelli di radioattività nell’aria, nelle acque, nel suolo e negli alimenti si confermano pertanto stabili e pienamente in linea con quelli degli anni precedenti. Le concentrazioni misurate non presentano alcuna criticità dal punto di vista radiologico e non comportano rischi né per la salute pubblica né per l’ambiente.

Questi dati sono contenuti nel nuovo rapporto “Reti nazionali di monitoraggio della radioattività ambientale - Dati 2023”, disponibile da oggi sul sito web istituzionale (link).

Il sistema nazionale di sorveglianza della radioattività ambientale è affidato alla REte nazionale di SOrveglianza della RADioattività (RESORAD), costituita dalla Agenzie Regionali e delle Province Autonome per la Protezione dell’Ambiente (ARPA/APPA) e dagli Istituti Zooprofilattici Sperimentali, il cui coordinamento tecnico è assegnato ad ISIN, e alle reti automatiche GAMMA e REMRAD, attualmente oggetto di un importante potenziamento tecnologico.

La disponibilità di un sistema di sorveglianza avanzato, capillare e in grado di rilevare tempestivamente eventuali anomalie nei diversi comparti ambientali, è essenziale per attivare in modo rapido le misure di protezione in caso di incidenti radiologici o nucleari, anche al di fuori dei confini nazionali. Un presidio fondamentale per la tutela della popolazione e degli ecosistemi.

 

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Giovedì 12 Giugno 2025