Saluggia, dopo il ritrovamento dei fusti al via le analisi sui materiali radioattivi

Mercoledì 5 Giugno 2019

Saluggia, dopo il ritrovamento dei fusti al via le analisi sui materiali radioattivi

Le attività di controllo dell’ISIN in costante contatto e raccordo con la Procura della Repubblica

Sono in corso le analisi per verificare il contenuto dei fusti metallici che sono stati dissotterrati, recuperati e posti sotto sequestro presso le installazioni della LivaNova Site Management Srl di Saluggia (Vercelli).

Il rinvenimento dei fusti è giunto al termine di una attività di ricerca e controllo avviata dall’Ispettorato Nazionale per la Sicurezza Nucleare e la Radioprotezione, d’intesa con l’ARPA Piemonte e con periodiche informative alla Procura della Repubblica competente.

In particolare al ritrovamento dei fusti si è giunti dopo che erano stati individuati dei residui metallici con prospezioni georadar. Anche se nelle medesime aree i rilievi radiometrici non avevano dato nessun segnale di anomalia, Isin ha infatti chiesto a LivaNova un piano di lavoro per la verifica, attraverso il dissotterramento, di ciò che i rilievi indicavano come materiali ferrosi.

In attuazione del piano di lavoro, approvato dall’ISIN, gli scavi svoltisi il 28 e 29 maggio, e condotti in collaborazione con funzionari dell’ARPA Piemonte che ha svolto i rilievi radiometrici del caso, hanno consentito la scoperta dei fusti interrati, in pessime condizioni di conservazione, che sono stati posti sotto sequestro dalla magistratura e sui quali sono in corso le analisi per definire il tipo di sostanze che contenevano e, se possibile, risalire a periodo, alle modalità e alle responsabilità dell’interramento. I rilievi radiometrici effettuati in prossimità del materiale rinvenuto hanno evidenziato presenza di radioattività. L’ARPA ha inoltre acquisito, per le successive determinazioni radiometriche, campioni di terreno provenienti dall’area di scavo.

Dopo il ritrovamento dei fusti le attività di scavo sono state, al momento, interrotte ed è stata posta in sicurezza l’area delle operazioni.

Va comunque ricordato che i dati dei rilievi radiometrici ad oggi periodicamente effettuati dall’ARPA Piemonte sull’acqua di falda superficiale prelevata dai pozzetti di controllo in prossimità del sito Livanova, pur presentando tracce di contaminazione, non hanno comunque alcuna rilevanza dal punto di vista radiologico, e sono tali da non costituire pericoli per la popolazione e l’ambiente. Isin prosegue quindi nella sua attività di monitoraggio e controllo del sito in collaborazione con ARPA Piemonte ed in costante contatto e raccordo con la Procura della Repubblica di Vercelli. 

Ultima modifica: Mercoledì 5 Giugno 2019