Sicurezza nucleare, una sfida che non si vince mai da soli
Tecnologia e occupazione, il nucleare può rappresentare un’opportunità? Se n’è discusso ieri a Roma, nel corso della VI edizione di iWeek dal titolo “Dalla formazione all’industria, la ripartenza del nucleare in Italia”. Una giornata di confronto tra istituzioni, mondo delle imprese e della formazione a cui il direttore di ISIN, Francesco Campanella, è stato invitato a partecipare in considerazone del ruolo strategico dell’Ispettorato, Autorità nazionale indipendente di regolamentazione, competente in materia di sicurezza nucleare e di radioprotezione.
“La gestione in sicurezza delle nuove tecnologie, compreso il nucleare, è obiettivo comune che non divide ma aggrega”, ha commentato Campanella. “La sicurezza, infatti, non è una sfida che si può vincere da soli o inseguendo personalismi ed autoreferenzialità. Tutte le componenti del sistema nazionale devono concorrere a perseugirla mettendo in campo le proprie competenze e sensibilità professonali, pur mantenendo ognuna le proprie competenze e prerogative, ed in questo senso ISIN vuole giocare- virtuosamente, senza presunzione e con alto senso dello Stato e degli interessi del Paese - quel ruolo di primo piano che gli compete”.
Il Direttore dell’Ispettorato ha anche ricordato che il tema della sicurezza nucleare non nasce oggi, pur rappresentando in questo momento un aspetto imprescindibile del dibattito nazionale: prova ne sia che lo stesso ISIN nasce nel 2014, in tempi in cui gli attuali scenari non erano immaginabili.
Negli ultimi anni sono infatti cambiate le esigenze nazionali in termini di fabbisogno energetico, così come la tecnologia ha aperto a nuove opzioni; il mondo accademico e della ricerca segue l’evolversi degli eventi, proponendo percorsi formativi in grado di stare al passo, e l’industria si dice pronta al cambio di passo definitivo. Non può però mancare il ruolo chiave che è quello dell’autorità regolatoria e di sicurezza nazionale per il nucleare, che deve essere pronta per affiancarsi alle altre componenti per interpretare in modo moderno il proprio ruolo, quello di un Ente proiettato alla ricerca di una giusta sintesi fra l’esigenza di fare rispettare le norme e l’indifferibile necessità di definire un quadro di regole non sterili, ma applicabili, che consentano di operare e non ingessino nell’immobilismo, tutto il sistema degli operatori e degli stakeholders.
Così facendo, risulterà più perseguibile un percorso di crescita culturale del nostro Paese nel verso della sicurezza e dell’apertura consapevole e matura verso le nuove tecnologie disponibili: un concetto emerso nel corso di tutta la giornata, e che potrà essere più facilmente tradotto nel caso in cui i temi della “sicurezza nucleare” e della “radioprotezione” si vedranno confermati quali punti fermi di garanzia per popolazione, lavoratori, ambiente.
La dichiarazione del direttore, Francesco Campanella, a margine dell'evento: https://www.youtube.com/shorts/6M1F4duv_fY