Rifiuti radioattivi e trasporto
I rifiuti radioattivi prodotti in Italia derivano dalle operazioni di smantellamento delle centrali nucleari e degli altri impianti del ciclo del combustibile, dalle attività di impiego di sorgenti e materiali radioattivi nei settori dell’industria, della ricerca e sanitario, nonché da attività di bonifica di siti contaminati da radionuclidi artificiali o naturali. C’è poi l’eredità dei rifiuti “storici” prodotti dalla pregressa attività nucleare.
Il trasporto delle materie radioattive, inclusi i rifiuti radioattivi, è regolato da norme tecniche internazionali recepite dalla legislazione italiana e gli operatori che effettuano attività di trasporto devono essere autorizzati come “vettori” ai sensi dell’art.43 del D.Lgs. n. 101/2020. L’ISIN svolge l’istruttoria tecnica e adotta pareri tecnici vincolanti con prescrizioni per l‘esercizio dell’attività ai fini del rilascio del Decreto Interministeriale di autorizzazione al trasporto da parte dei Ministeri competenti.
Su richiesta degli operatori già autorizzati, l’ISIN rilascia le convalide delle certificazioni di idoneità degli imballaggi utilizzati per il trasporto di materie radioattive e le certificazioni di sicurezza per l’ammissione al trasporto stradale di materie radioattive.
In tali procedimenti istruttori, l’ISIN svolge attività ispettive e di vigilanza per verificare che i trasporti si svolgano in conformità ai provvedimenti autorizzativi, alle prescrizioni e alle norme nazionali e internazionali.