Al via, a Bruxelles, la V Conferenza ENSREG sulla sicurezza nucleare

Giovedì 6 Giugno 2019

Al via, a Bruxelles, la V Conferenza ENSREG sulla sicurezza nucleare

Ad aprire i lavori, in qualità di presidente, il Coordinatore della Consulta dell’ISIN nonché presidente del Gruppo di Lavoro su rifiuti radioattivi e decommissioning, Stefano Laporta.

I responsabili delle Autorità nazionali di sicurezza nucleare degli Stati membri UE e i rappresentanti del mondo industriale e delle Associazioni non governative si sono dati appuntamento a Bruxelles per due giornate di confronto e studio su temi cruciali per la sicurezza nucleare: invecchiamento, disattivazione e gestione dei reattori nucleari, rifiuti, standardizzazione della catena di approvvigionamento, obsolescenza dei componenti, mantenimento delle competenze.
Tra gli argomenti chiave della Conferenza, inoltre, la conclusione e il follow-up del primo Topical Peer Review (TPR), esercitazione di sicurezza nucleare introdotta in Europa dopo gli stress test post-Fukushima.

La prima conferenza ENSREG del 2011 si era occupata dei risultati e delle prospettive inerenti il lavoro delle Autorità di regolamentazione in materia di sicurezza nucleare.
“Negli ultimi dieci anni, la legislazione comunitaria ha permesso la promozione di un più alto livello di sicurezza degli impianti nucleari e di una migliore gestione del combustibile esaurito, dei rifiuti radioattivi e della protezione dalle radiazioni”, ha dichiarato Stefano Laporta.

Nella sola Unione europea, più la Svizzera, sono in costruzione 5 reattori, 127 reattori sono in funzione, 91 in fase di spegnimento definitivo. “Guardando questi numeri – il commento di Laporta – è evidente l’esigenza di una corretta gestione dell'invecchiamento degli impianti esistenti nonché il bisogno del massimo livello di sicurezza delle operazioni di disattivazione, in Europa e in tutto il mondo”.
Obiettivi importanti che sono, infatti, sul tavolo dei lavori della V Conferenza ENSREG.

“La competenza tecnica e il servizio verso le Istituzioni non sono i nostri unici doveri", ha concluso Laporta. "Abbiamo importanti responsabilità nei confronti dei cittadini, che abbiamo il dovere di informare ma anche, e soprattutto, ascoltare. Dovrebbe essere la nostra missione”.

Il testo integrale dell’intervento di Stefano Laporta, qui.

Quali sfide deve affrontare l’Italia nel complesso percorso verso la disattivazione degli impianti nucleari? Con questo quesito, la giornalista e moderatrice Ann MacLachlan ha introdotto il direttore vicario dell’ISIN,
Lamberto Matteocci.

“Il nostro obiettivo è verificare che le operazioni di trattamento, condizionamento e stoccaggio dei rifiuti avvengano con processi e strutture di adeguate e che le operazioni di smantellamento aventi rilevanza per la sicurezza e la radioprotezione vengano svolte in tempi certi. In Italia – ha continuato Matteocci – con l’abbandono del nucleare a seguito del referendum del 1987 si è sviluppata una particolare sensibilità sui temi correlati alla radioattività che ha fortemente condizionato le scelte politiche riguardanti operazioni necessarie, come la gestione dei rifiuti radioattivi a lungo termine”.

Matteocci ha poi ricordato che per la gestione in sicurezza del decommissioning vi è ormai una tecnologia matura, con la sola eccezione delle modalità di trattamento e smaltimento della grafite, presente in alcuni impianti. Occorre però adottare un approccio globale comprende le attività di trattamento e condizionamento dei rifiuti e il loro stoccaggio provvisorio in sicurezza, le operazioni di smantellamento, l’attuazione di un rigoroso processo di allontanamento dei materiali e di rilascio delle strutture senza vincoli di natura radiologica nonché la disponibilità di una concreta strategia, con la disponibilità delle correlate strutture, per lo smaltimento dei rifiuti prodotti.
Come più volte sottolineato nel corso della giornata, la sicurezza nucleare rappresenta, per la Commissione europea, una priorità. Un concetto che, tuttavia, va inteso in senso dinamico: “Dobbiamo controllare che ogni operazione venga svolta in modo corretto ma è anche fondamentale trarre lezione dagli errori del passato, cercando di attuare continui miglioramenti.”.

L'intervento di Lamberto Matteocci, qui

Per seguire la diretta del 7 giugno: https://webcast.ec.europa.eu/5th-european-nuclear-safety-conference-ensreg-07-06-19

Ultima modifica: Venerdì 7 Giugno 2019