Alternanza scuola – lavoro, gli studenti dicono no al radon

Giovedì 18 Luglio 2019

Alternanza scuola – lavoro, gli studenti dicono no al radon

ISIN ha organizzato alcune giornate formative sui rischi legati all’esposizione al gas radioattivo.

Si è concluso, con successo, il progetto di Alternanza scuola – lavoro condotto dall’Ispettorato sul tema dell’esposizione alla radioattività naturale, in particolare il gas radon, per l’anno scolastico 2018 – 2019.

Le attività, che hanno visto il coinvolgimento di dieci giovani, tra studenti e studentesse, del liceo ginnasio Torquato Tasso di Roma, sono state condotte dal personale ISIN dei laboratori radiometrici di Castel Romano, all’interno dei programmi di Alternanza scuola – lavoro dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale – ISPRA.

Il radon, gas radioattivo prodotto dal decadimento dell’uranio, viene emesso dai suoli ed è presente ovunque nell’aria che respiriamo: mentre all’aperto si disperde, non raggiungendo elevate concentrazioni, nei luoghi chiusi (abitazioni, scuole, ambienti di lavoro, edifici in generale) si accumula arrivando, in alcuni casi, a concentrazioni tali da comportare un elevato rischio per la salute. Alcuni materiali da costruzione e l’acqua costituiscono sorgenti secondarie di radon.

Il progetto, dal titolo “Esposizione alla radioattività naturale. Radon: cos’è, come si forma, come si misura, come eliminarlo” ha previsto 36 ore di lavoro e formazione.

Le lezioni teoriche sono state finalizzate a trasmettere una serie di informazioni sul gas quali, ad esempio, i tempi di formazione, le sorgenti in ambiente, le rocce e i minerali collegati alla radioattività e al radon, i danni arrecati alla salute umana, i metodi di laboratorio per la sua misurazione,  i documenti e le norme di riferimento (serie delle ISO 11665) che si occupano del problema.

Obiettivo delle ore di pratica, invece, avvicinare gli studenti alle attività di base di un laboratorio analisi: utilizzo di una bilancia, pesata di un soluto, preparazione di una soluzione, uso di una pipetta e preparazione di un dispositivo di campionamento passivo del gas, con un cenno al concetto di incertezza della misura analitica. Realizzata una misura continua di concentrazione di attività di radon, della durata di 4 ore in un’aula formazione della sede ISPRA di Roma. Dopo aver preparato 10 dispositivi per la misura della concentrazione di attività media annuale di radon, i giovani sono stati invitati a metterli nelle loro camere da letto per due periodi di sei mesi: il completamento dell’attività è previsto per il mese di febbraio 2020. Effettuate, inoltre, una verifica di sensibilità sul materiale di misura delle tracce radon ed una caratterizzazione preliminare di una nuova fornitura commerciale di rivelatori radon.

Il gruppo ha inoltre effettuato un confronto fra il questionario per le abitazioni in uso all’ISIN e quello proposto dalla norma ISO dedicata. Tre studenti, a nome del gruppo, hanno infine elaborato un testo sull’importanza di sensibilizzare le persone per portare all’attenzione di tutti un problema comune ma poco conosciuto da gran parte della popolazione.

Ultima modifica: Giovedì 18 Luglio 2019