Sicurezza nucleare

Con il termine “sicurezza nucleare” si intende l’insieme di tutte le misure di tipo ingegneristico e gestionale che devono essere adottate negli impianti nucleari, dalla fase di costruzione fino alla fase di decommissioning, al fine di prevenire eventuali incidenti e mitigarne le relative conseguenze. Nel caso dell’Italia, ove gli impianti nucleari furono definitivamente spenti a seguito del referendum del 1987, ci si riferisce agli impianti nucleari in decommissioning, comprensivi dei depositi di rifiuti radioattivi e di combustibile esaurito, ed ai reattori di ricerca attualmente in esercizio. 

Si tratta, in particolare, delle centrali nucleari in decommissioning del Garigliano, di Latina, di Trino e di Caorso, e agli impianti del ciclo del combustibile EUREX di Saluggia, ITREC della Trisaia, in passato utilizzati quali impianti sperimentali per il riprocessamento del combustibile, e all’impianto di fabbricazione di combustibile nucleare di Bosco Marengo. I reattori di ricerca attualmente in funzione sono il reattore TAPIRO e TRIGA dell’ENEA, presso il centro della Casaccia  di Roma, il reattore TRIGA MKII ed il reattore sottocritico SM1 dell’Università di Pavia ed il reattore AGN 201 dell’Università di Palermo. Sono inoltre non più operativi da molti anni e destinati alla disattivazione il reattore Ispra 1 ed il reattore ESSOR del Centro Comune di Ricerche di Ispra (VA) e il reattore L54M dell’Università di Milano.

In relazione alla sicurezza nucleare, l’ISIN svolge i propri controlli a livello preventivo, in fase autorizzativa e, successivamente, durante le fasi di realizzazione e di esercizio o, nel caso di operazioni di decommissioning, nel corso del loro svolgimento, tramite specifiche attività di vigilanza.

All’Ispettorato sono, inoltre, affidati i compiti di controllo sulle materie nucleari e, ai sensi della Legge n. 58/2015, sulla protezione fisica passiva degli impianti e delle materie nucleari, ossia delle predisposizioni poste in atto per prevenire e contrastare eventuali atti illeciti finalizzati all’appropriazione indebita di materie nucleari o al sabotaggio. In tema di sicurezza nucleare, l’ISIN cura la predisposizione dei rapporti nazionali previsti dalla Convenzione sulla sicurezza nucleare, ratificata dall’Italia con Legge 19 gennaio 1998, n.10, partecipando alle periodiche conferenze di revisione previste dalla Convenzione stessa. L’ISIN provvede, inoltre, alla predisposizione del rapporto periodico nazionale circa l’attuazione delle Direttive 2009/71/EURATOM e 2014/87/EURATOM di istituzione di un quadro comunitario sulla sicurezza nucleare delle installazioni nucleari.

L’Ispettorato partecipa alle iniziative di cooperazione internazionale tese a migliorare il livello di sicurezza degli impianti nucleari in esercizio, quali ad esempio gli “Stress Test”, condotti in ambito Europeo dopo Fukushima, e la Topical Peer Review (TPR) sulla gestione dell’invecchiamento delle installazioni nucleari.

Promuove, inoltre, iniziative di collaborazione bilaterale in materia di sicurezza nucleare con omologhi organismi esteri, in particolare con ipaesi confinanti ove sono in esercizio impianti nucleari (si citano, ad esempio, gli accordi stipulati con le Autorità di sicurezza nucleare della Francia, della Slovenia, della Svizzera) e l’accordo con la Nuclear Regulatory Commission degli Stati Uniti.

Promuove, infine, il mantenimento, lo sviluppo e la valorizzazione delle competenze in materia di sicurezza nucleare anche attraverso iniziative specifiche di studi, valutazioni, ricerche, raccolta e diffusione di dati e informazioni su argomenti di interesse.