Decommissioning

Negli anni Ottanta, con l’improvviso cambiamento della strategia energetica in Italia e il conseguente abbandono della fonte nucleare, il Paese ha avviato la disattivazione delle installazioni nucleari non più necessarie.

Questa procedura è affidata alla SO.G.I.N., società di Stato responsabile del decommissioning degli impianti nucleari italiani e della gestione dei rifiuti radioattivi compresi quelli prodotti dalle attività industriali, di ricerca e di medicina nucleare.

La SO.G.I.N provvede allo smantellamento di:

  • 4 ex centrali nucleari (Trino, Caorso, Latina e Garigliano) di proprietà dell’ENEL
  • 4 impianti di ricerca sul ciclo del combustibile (Eurex, Itrec, OPEC e IPU) di proprietà dell’ENEA
  • 1 impianto di fabbricazione del combustibile (Bosco Marengo) di proprietà dell’ENI
  • 1 centro di ricerca europeo (ISPRA di Varese)

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Le attività che rientrano nel “decommissioning” sono:

  • mantenimento in sicurezza degli impianti
  • allontanamento del combustibile nucleare esaurito
  • decontaminazione e smantellamento delle installazioni nucleari
  • gestione e messa in sicurezza dei rifiuti radioattivi, in attesa del loro trasferimento al Deposito Nazionale
  • caratterizzazione radiologica finale

 

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Ultima modifica
Martedì 27 Aprile 2021