Rifiuti radioattivi, alla Conferenza Internazionale IAEA la priorità è la sostenibilità garantendo la sicurezza
Rifiuti radioattivi, alla Conferenza Internazionale IAEA la priorità è la sostenibilità garantendo la sicurezza
Si conclude oggi, a Vienna, l’”International Conference on the Safety of Radioactive Waste Management, Decommissioning, Environmental Protection and Remediation: Ensuring Safety and Enabling Sustainability”, tenutasi presso la sede dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (IAEA). L’evento ha riunito un'ampia rappresentanza di organizzazioni internazionali, autorità di regolamentazione nazionali, stakeholders industriali e della società civile. L’ISIN ha partecipato in rappresentanza dello Stato italiano, nel rispetto delle sue funzioni e compiti previsti dall’art. 6 del D.Lgs. n. 45/2014.
La Conferenza internazionale è stata organizzata dalla IAEA, in collaborazione con la Commissione Europea, la Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo, la Commissione Internazionale per la Protezione Radiologica (ICRP), l’Agenzia per l’Energia Nucleare dell’OCSE (NEA) e il Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente (UNEP).
La Conferenza ha dato la possibilità di discutere delle interrelazioni tra sicurezza e sostenibilità nella gestione sicura dei rifiuti radioattivi, nelle operazioni di smantellamento degli impianti nucleari e nella bonifica delle aree contaminate. L’obiettivo era anche di identificare approcci pratici per la necessaria integrazione nei processi decisionali dei fattori che contribuiscono alla sostenibilità ambientale, sociale ed economica. La riflessione portata avanti nel corso dei lavori testimonia di un vero e proprio cambio di paradigma che consiste nel considerare come prioritaria la sostenibilità nella gestione dei rifiuti radioattivi e nelle attività ad essa correlate, in attuazione degli obiettivi sanciti dall’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite del 2015 e, più specificamente, dei 9 obiettivi più pertinenti in tale settore secondo la IAEA, mettendo al centro i principi dell’economia circolare. Il raggiungimento di tali obiettivi entro il 2030 presenta sfide e grandi opportunità sulle quali gli Stati membri e l’Agenzia devono lavorare, con il contributo essenziale delle Autorità di regolamentazione e il necessario coinvolgimento degli stakeholders, alcuni dei quali sono già impegnati nello sviluppo di tools dedicati all’ottimizzazione dei processi e di tecnologie innovative.
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