Centrale nucleare di Latina, si apre la consultazione pubblica sullo schema di decreto di disattivazione pubblicato dal MISE

Lunedì 16 Dicembre 2019

Centrale nucleare di Latina, si apre la consultazione pubblica sullo schema di decreto di disattivazione pubblicato dal MISE

ISIN ha fissato specifiche prescrizioni e controllerà il corretto svolgimento delle attività.

È stato pubblicato, sul sito web del Ministero dello Sviluppo economico, lo schema di decreto con cui si autorizza la SO.G.I.N. all’esecuzione delle operazioni di disattivazione, Fase 1, della Centrale nucleare di Latina.

Il processo di consultazione pubblica avrà una durata di 30 giorni.  

Nella Fase 1 (Riduzione dell’impianto) è previsto lo smantellamento degli edifici e degli impianti ausiliari, la riduzione di quota dell’edificio reattore, il trattamento e lo stoccaggio dei rifiuti nel deposito temporaneo del sito.

La configurazione finale della Fase 1 prevede la riduzione della Centrale fino a circa il 45% della volumetria attuale.

Lo schema di decreto è stato predisposto sulla base del parere dell’ISIN, fornito tenendo conto delle osservazioni delle amministrazioni coinvolte (Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Ministero dell’Interno, Ministero della Salute, Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Regione Lazio e Comune di Latina). Nel documento, l’Ispettorato ha fissato un insieme di prescrizioni, sia gestionali che tecniche, che la SO.G.I.N. dovrà rispettate durante le attività.

È stata, inoltre, individuata una lista di “Progetti di Disattivazione" relativi a gruppi di attività della stessa tipologia, articolati in “Progetti Particolareggiati” o “Piani Operativi”, per i quali la SO.G.I.N. dovrà richiedere preventiva approvazione prima della loro attuazione.

A conclusione della Fase 1 si procederà con lo smantellamento dell’isola nucleare: questa fase, che comprende anche il rilascio finale del sito privo di vincoli radiologici, sarà attuata quando si saranno rese disponibili le strutture del Deposito nazionale e sarà, comunque, oggetto di una ulteriore procedura autorizzativa.

Tutti i dettagli, sul sito web del Ministero dello Sviluppo economico

Ultima modifica: Lunedì 16 Dicembre 2019