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Grazie all’ISIN, che ne ha coordinato la registrazione, l’Italia entra a far parte della rete RANET (Response and Assistance NETwork), creata dalla IAEA.
RANET, che consente di fornire assistenza internazionale ai Paesi in condizioni di emergenza nucleare o radiologica che ne fanno richiesta, è oggi pertanto costituita da un gruppo di 41 Stati.
Attraverso questa rete, al fine di contribuire a mitigare le conseguenze delle emergenze nucleari o radiologiche per la salute umana e l'ambiente, i Paesi che vi aderiscono effettuano misurazioni radiologiche e offrono consulenza, cure mediche e attrezzature specializzate.
La rete RANET venne stata istituita formalmente nel 2000 e risponde agli obblighi definiti dalla Convenzione sull'assistenza in caso di incidente nucleare o di emergenza radiologica, adottata nel 1986 dopo l'incidente della centrale nucleare di Chernobyl.
Ogni Paese può registrare le proprie capacità nazionali di assistenza (NAC) che vengono messe a disposizione all'interno di RANET; l'Italia ha offerto un set completo di NAC che afferiscono all'ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile), che includono i rilevamenti radiometrici, la ricerca di sorgenti radioattive smarrite e la loro messa in sicurezza, attività di valutazione e di analisi per incidenti in impianti nucleari, la valutazione delle dosi, la decontaminazione.
L'Italia è stato il primo Paese, nel 2023, a registrarsi alla rete RANET: l’ISIN ha giocato un ruolo fondamentale in questa operazione, facendo da interfaccia tra l’lncident and Emergency Centre - IEC della IAEA, la Rappresentanza Diplomatica presso le organizzazioni internazionali a Vienna e l'ENEA.
Dall'inizio del 2022, RANET ha effettuato 8 consegne di attrezzature alle varie organizzazioni e strutture dell'Ucraina, che comprendevano dispositivi di misurazione delle radiazioni, dispositivi di protezione, assistenza relativa al computer, sistemi di alimentazione e sistemi di comunicazione.
Immagine tratta da www.iaea.org